10 giu 2022
Ancora poche ore e andremo a scegliere il nuovo sindaco della nostra bella città.
In vista di questo importante appuntamento, nelle scorse settimane, il nostro segretario Giulio Rigon ha voluto incontrare tutti i candidati, per un confronto aperto sul futuro della medicina territoriale.
Per FIMMG Verona, è infatti, oggi più che mai necessaria, una maggiore collaborazione tra il sindaco e i medici di famiglia riaprendo ad un dialogo che rimetta al centro la persona e le sue istanze.
La domanda sanitaria è, negli ultimi anni, profondamente cambiata, imponendo una radicale trasformazione dell’intero servizio sanitario; la pandemia ha fortemente testato il sistema di sanità pubblica evidenziando carenze e limiti ha fatto emergere la necessità di potenziare e rimodulare la medicina di prossimità attivando piani d’azione di lunga visione. Le opportunità derivanti da questa nuova condizione sociale, sono da considerarsi tuttavia rilevanti: il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le future Case di Comunità che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale nei prossimi anni, la riforma dell’Accordo Collettivo Nazionale dei medici di famiglia rappresentano importantissime occasioni, utili a costruire la medicina territoriale del prossimo futuro.
Ci auguriamo quindi che il nuovo sindaco possa aprire ad un tavolo di confronto permanente con noi medici al fine di restituire ai cittadini un servizio sanitario efficiente e di qualità.
In vista di questo importante appuntamento, nelle scorse settimane, il nostro segretario Giulio Rigon ha voluto incontrare tutti i candidati, per un confronto aperto sul futuro della medicina territoriale.
Per FIMMG Verona, è infatti, oggi più che mai necessaria, una maggiore collaborazione tra il sindaco e i medici di famiglia riaprendo ad un dialogo che rimetta al centro la persona e le sue istanze.
La domanda sanitaria è, negli ultimi anni, profondamente cambiata, imponendo una radicale trasformazione dell’intero servizio sanitario; la pandemia ha fortemente testato il sistema di sanità pubblica evidenziando carenze e limiti ha fatto emergere la necessità di potenziare e rimodulare la medicina di prossimità attivando piani d’azione di lunga visione. Le opportunità derivanti da questa nuova condizione sociale, sono da considerarsi tuttavia rilevanti: il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le future Case di Comunità che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale nei prossimi anni, la riforma dell’Accordo Collettivo Nazionale dei medici di famiglia rappresentano importantissime occasioni, utili a costruire la medicina territoriale del prossimo futuro.
Ci auguriamo quindi che il nuovo sindaco possa aprire ad un tavolo di confronto permanente con noi medici al fine di restituire ai cittadini un servizio sanitario efficiente e di qualità.